Mario Cioni non riesce a staccarsi dalla figura della madre che lo opprime, ed è schiavo di una società della quale subisce i modelli di comportamento. Le sue ribellioni sono esclusivamente verbali e non lo allontanano dalle sue inibizioni e frustrazioni. Anche il sesso - sempre presente nel suo linguaggio e nelle sue fantasie - è una sorta di inutile rivalsa. Mario è vittima anche dei compagni di balera, che gli fanno uno scherzo di cattivo gusto: l'unico modo di liberarsi da una realtà che gli va stretta è sperare in una rivoluzione guidata da Enrico Berlinguer...